La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 28657 pubblicata il 7 novembre 2024, ha stabilito che è legittimo stipulare contratti a tempo determinato per lavoratori disabili, purché tali contratti siano finalizzati a favorire il loro inserimento nel contesto lavorativo. La decisione conferma l'uso del contratto a termine come strumento di inclusione, utile per facilitare l’adattamento e la formazione dei lavoratori con disabilità, in vista di una possibile stabilizzazione.

Contratti a tempo determinato e inclusione lavorativa

La Cassazione sottolinea che il contratto a tempo determinato può rappresentare un'opzione valida per l’inclusione delle persone con disabilità. In questo contesto, il contratto a termine non è considerato una restrizione, bensì un’opportunità per i datori di lavoro di accompagnare un percorso di adattamento e crescita professionale del lavoratore disabile.

Questa sentenza si inserisce nel quadro normativo volto a sostenere l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, offrendo ai datori di lavoro uno strumento contrattuale adeguato per facilitare il processo di integrazione nel mondo del lavoro.