La "hustle culture" o “cultura del trambusto” in italiano, parole che non traducono bene e in maniera esaustiva il concetto. Forse meglio la “cultura del lavoro frenetico”. In ogni caso, la hustle culture potrebbe sembrare solo un altro termine alla moda legato al mondo del lavoro, ma in realtà nasconde una realtà molto più complessa e insidiosa. Questo concetto abbastanza intraducibile in italiano, si riferisce alla spinta incessante ad aumentare le ore di lavoro, trascurando la necessità di pause e, in ultima analisi, facendo sentire in colpa chi mette sé stesso prima del lavoro.

La hustle culture normalizza il superlavoro, gli obiettivi ambiziosi e un generale senso di "mania del lavoro", portando inevitabilmente al burnout dei lavoratori .

Cosa tratta:

Uno recente studio di Deloitte ha rivelato che il 77% dei lavoratori si sente esaurito dal proprio lavoro e il 42% ha lasciato il lavoro per questo motivo.

Per contrastare questo fenomeno, i datori di lavoro devono comprendere quanto possa essere insidiosa la hustle culture  (o cultura del lavoro frenetico) e adottare misure per contrastarla nei loro luoghi di lavoro.

La hustle culture spinge i lavoratori a lavorare di più per avanzare, spesso a scapito della cura di sé e della salute mentale e fisica. In questa cultura, il superlavoro è glamourizzato e visto come un distintivo d'onore.

La narrazione diffusa è che, per raggiungere i propri obiettivi professionali, i lavoratori devono soccombere a una pressione incessante per migliorare le proprie prestazioni, vincolati da standard e obiettivi irrealistici.

L'ideologia della hustle culture ha avuto origine nelle aziende tecnologiche degli anni '90, quando la Silicon Valley ha iniziato a dominare e il personale oberato di lavoro è diventato lo standard.

Elon Musk, ad esempio, ha dichiarato che "nessuno ha mai cambiato il mondo lavorando 40 ore a settimana", perpetuando l'idea che il successo sia raggiungibile solo attraverso il lavoro incessante.

"Alzare l’asticella" è forse la sintesi essenziale di una cultura sempre più intrisa di perfezionismo. Dal mondo scolastico a quello del lavoro, le aspettative sociali attorno all’idea di una "performance perfetta" si fanno sempre più pressanti, con conseguenze disastrose.

Dalle "Monday motivation" quotes sui social agli account TikTok dedicati al mindset del successo, l’ossessione per il raggiungimento di una presunta perfezione invade i nostri media e tocca le nostre vite fin da un’età giovanissima.

La cultura in cui viviamo ci plasma e ci orienta verso un’ipotetica perfezione, creando e comunicando standard che impariamo ad interiorizzare precocemente. La hustle culture ci spinge ad alzare sempre di più l’asticella, a credere che ci sia sempre uno standard maggiore da raggiungere, senza mai segnare un traguardo definitivo.

Questo continuo sforzo per raggiungere risultati sempre più ambiziosi è dovuto anche al fatto che, soprattutto per i giovani, è necessario lavorare di più per raggiungere traguardi che le generazioni precedenti hanno ottenuto più facilmente.

Esempi

La hustle culture può essere identificata in un posto di lavoro se sono presenti determinati elementi come :

  • L'aspettativa che i lavoratori restino fino a tardi,
  • L'aspettativa che i lavoratori arrivino presto al lavoro,
  • L'assegnazione di liste di cose da fare infinite,
  • La richiesta di completare attività in tempi non realistici
  • La formulazione di obiettivi e budget lontani dal buon senso e dalla logica.

La hustle culture esercita una pressione incredibile sui lavoratori, spesso con impatti negativi sulla salute mentale, come :

  • Ansia,
  • Depressione,
  • Colpevolezza,
  • Apatia, 
  • Esaurimento.

Anche la salute fisica ne risente, con problemi come :

  • Esaurimento fisico,
  • Aumento del rischio di malattie cardiovascolari,
  • Problemi gastrointestinali
  • Difficoltà a dormire.

Nuove generazioni e strategie

La Generazione Z sta reinventando il proprio rapporto con il lavoro, rifiutando le condizioni di lavoro obsolete e la tossicità della hustle culture.

Molti giovani lavorano nella gig economy o gestiscono lavori secondari redditizi, come essere influencer di TikTok, oltre ai loro ruoli professionali principali.I lavoratori  possono adottare diverse strategie per proteggersi, come :

  • stabilire obiettivi professionali realistici,
  • rifiutarsi di fare multitasking,
  • mantenere confini forti,
  • pianificare il tempo per le pause
  • utilizzare tutti i vantaggi offerti dal datore di lavoro.

I datori di lavoro hanno l'opportunità di creare luoghi di lavoro più sicuri psicologicamente, incoraggiando i lavoratori a prendersi del tempo libero, supportando il benessere mentale ed emotivo, offrendo flessibilità lavorativa e prendendosi il tempo di conoscere i lavoratori  come persone.

A chiudere

Evitare la cultura del trambusto è fondamentale per promuovere salute e benessere sul posto di lavoro. Una cultura che dà priorità all'equilibrio tra lavoro e vita privata, al riconoscimento e all'accessibilità può creare un ambiente più favorevole al mantenimento di una forza lavoro diversificata ed equa. Creare una cultura più sana non solo gioverà ai lavoratori, ma anche ai clienti e, in ultima analisi, ai profitti dell'azienda.

Indicazioni operative

Ecco un riassunto delle principali sfide sul posto di lavoro per migliorare i luoghi di lavoro:

  1. Il grande distacco: L'impegno dei lavoratori è ai minimi storici, con molti che si sentono disconnessi dalla missione dell'organizzazione. Ricoinvolgere la forza lavoro sarà cruciale e le funzioni HR sono già allertate.
  2. Mercato del lavoro povero: Quando è difficile trovare lavoro, i lavoratori tendono a essere più scontenti e disimpegnati. Il difficile in Italia è coniugare l’offerta e la ricerca di personale, con l’offerta spesso inesistente.
  3. Benessere dei lavoratori: Il benessere dei lavoratori  in Italia è ai minimi storici, con molti che non si sentono supportati dalle loro organizzazioni. Gli infortuni, compresi quelli mortali, sono in aumento, segno evidente di un malessere generalizzato.
  4. Adozione dell'IA: Nonostante gli investimenti, l'adozione dell'IA sul posto di lavoro è lenta e molti lavoratori non sono, ma soprattutto non si sentono, preparati a utilizzarla.
  5. Assistenza all'infanzia: Le madri lavoratrici affrontano ostacoli significativi nella loro carriera a causa degli obblighi familiari, il che richiede un supporto migliore da parte delle organizzazioni. La presunta creazione di asili e soluzioni per le famiglie, auspicata con i fondi PNRR, non si è realizzata. I fondi ci sarebbero, ma non sono nemmeno stati richiesti dagli enti locali italiani.
  6. Feedback e riconoscimento: C'è un grande divario tra la percezione dei manager e quella dei lavoratori riguardo al feedback e al riconoscimento, indicando la necessità di migliorare queste pratiche.
  7. Lavoro ibrido o agile che dir si voglia: La collaborazione efficace tra team ibridi/agili/smartworking richiede una migliore comunicazione e coordinazione, con la creazione di regole precise del team, ma anche attività di team building, meglio se in presenza.

Queste sfide richiedono un'attenzione particolare da parte dei leader per migliorare l'impegno, il benessere e la produttività dei lavoratori e ridurre la hustle culture.