Il 7 novembre 2024 si è svolta una nuova seduta ordinaria della Conferenza Stato-Regioni, un incontro che doveva segnare l'approvazione di uno dei provvedimenti più attesi nel settore della salute e sicurezza sul lavoro: il nuovo accordo Stato-Regioni sulla formazione.

Di cosa si tratta

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha presentato lo scorso 13 maggio una bozza del nuovo accordo, un testo che definisce i criteri minimi per la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare per quanto riguarda i corsi destinati ai lavoratori, ai dirigenti e ai datori di lavoro, in ottemperanza alle disposizioni del D.lgs 81/2008. Dopo un lungo periodo di incertezze e trattative, molti si aspettavano che la Conferenza del 7 novembre fosse il momento decisivo per sancire finalmente la conclusione dell'iter legislativo.

L'accordo avrebbe dovuto stabilire la durata e i contenuti minimi dei percorsi formativi, un passo cruciale per la salute e sicurezza dei lavoratori. In teoria, il 7 novembre doveva essere il giorno dell'approvazione definitiva, ma ancora una volta, il tema è stato rinviato, lasciando in sospeso una questione che ha visto più di due anni di discussioni e revisioni.

A sorpresa, dal report della conferenza è emerso che l'accordo non è stato ancora approvato, ma è stato rinviato ulteriormente.

Questo nuovo rinvio porta con sé una sensazione di frustrazione tra gli esperti del settore e le associazioni di categoria, che da tempo sollecitano una rapida risoluzione della questione. La bozza, infatti, è stata oggetto di numerosi confronti tra le diverse istituzioni e le parti sociali, ma nonostante gli sforzi, la finalizzazione sembra ancora lontana. Dopo due anni di attesa, in molti si chiedono quanto tempo sarà ancora necessario per una conclusione.

Questo continuo rinvio solleva interrogativi importanti: in primo luogo, resta da vedere se la bozza attuale, che ha subito diverse modifiche nel corso degli anni, sarà davvero l'ultima versione, oppure se ci saranno ancora modifiche sostanziali prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Inoltre, è opportuno chiedersi se un'ulteriore attesa possa avere delle ripercussioni sulla sicurezza sul lavoro. La formazione è, infatti, uno degli strumenti principali per prevenire gli infortuni e migliorare le condizioni di lavoro.

Conclusione

In attesa che l'accordo venga finalmente approvato e pubblicato, rimane aperta la questione di quale sarà la forma finale del provvedimento e se le modifiche apportate negli ultimi mesi siano sufficienti a risolvere le problematiche emerse durante la fase di discussione. Dopo anni di attesa, il rischio che il nuovo accordo si trasformi in una “bozza senza fine” è concreto, ma è fondamentale che il legislatore, le regioni e le parti sociali si impegnino a superare le difficoltà, poiché la sicurezza dei lavoratori non può attendere ulteriormente.