Welfare e libro unico del lavoro: gli adempimenti del datore
A cura della redazione
La fruizione da parte del lavoratore di beni e/o servizi di welfare ha riflessi anche nella gestione del LUL, che deve essere tenuto da tutti i datori privati, esclusi quelli domestici, di qualsiasi settore, compresi i datori di lavoro agricolo, quelli dello spettacolo, dell’autotrasporto e quelli marittimi.
Si ricorda che nel libro unico del lavoro devono essere obbligatoriamente annotate le retribuzioni in denaro e in natura, le trattenute a qualsiasi titolo effettuate (fiscali, contributive, ecc.), le detrazioni fiscali ed i premi.
Conseguentemente, con riferimento ai possibili benefit assegnati ai dipendenti, si consiglia di agire con le seguenti modalità:
- tutto ciò che è imponibile (anche parzialmente), ovvero tutto ciò che è esente ma solo entro una soglia al superamento della quale scatta l’obbligazione fiscale e/o contributiva, deve obbligatoriamente essere registrato nel Libro Unico;
- tutto ciò che è totalmente esente può non essere registrato nel Libro Unico, ma è opportuno indicarlo comunque, al fine di memorizzarne i relativi valori per poterli poi utilizzare in eventuali obblighi dichiarativi (ad esempio in certificazione unica) e altresì per ragioni di trasparenza rispetto al rapporto con i dipendenti.
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