Under 36: la fruizione indebita comporta restituzione dell’esonero e sanzioni civili
A cura della redazione
L’INPS, con il messaggio n. 4618 del 21 dicembre 2023, ha informato che, nell'ambito delle attività di vigilanza documentale in corso, volta al recupero dell’incentivo GECO indebitamente fruito, a fronte di una diffida regolarmente notificata, non è possibile procedere alla sola restituzione del medesimo attraverso l’inserimento del codice “M472” all’interno del flusso UniEmens ordinario in data successiva alla notifica/emissione della diffida stessa.
In particolare, se la fruizione dell’agevolazione è avvenuta in violazione dei requisiti previsti dalla normativa, sono addebitabili le sanzioni civili maturate a partire dal periodo contributivo di riferimento; nei mesi di fruizione indebita e oggetto di tutoraggio si procederà, quindi, a eliminare l’incentivo e, nel caso, a eliminare l’eventuale esposizione di restituzione dell’incentivo GECO (codice “M472”) nel DM10 in cui è stata inserita.
Al contrario di quanto sopra, i datori di lavoro che, a seguito di tale intervento, in alternativa si trovino nella condizione di potere fruire, avendone diritto, dell’esonero “under 36”, potranno valorizzare l’esonero “under 36”, utilizzando le istruzioni operative fornite dal messaggio 3389/2021 e nella circolare 57/2023. In particolare, la compilazione dell’elemento <AnnoMeseRif>, con riferimento ai mesi oggetto di recupero della fruizione dell’agevolazione, deve essere esposta in una delle denunce UniEmens riferite alle mensilità da ottobre 2023 a gennaio 2024.
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