Tempo libero, sostegno economico e formazione tra i benefit erogati discrezionalmente dal datore di lavoro
A cura della redazione
Secondo il rapporto Welfare Index PMI 2020, i vari flexible benefit presenti in un piano welfare trovano la loro origine in fonti diverse: contratto integrativo aziendale, regolamento aziendale oppure unilateralmente e discrezionalmente da parte del datore di lavoro (al di fuori di un regolamento aziendale).
Dallo studio effettuato è risultato che la maggior parte delle imprese che istituisce unilateralmente e discrezionalmente (senza regolamento aziendale) piani welfare, riconosce ai dipendenti flexible benefit aventi finalità culturale e ricreativa, sostegno economico oppure corsi di formazione.
Invece misure per conciliare vita e lavoro a favore dei lavoratori genitori, polizze assicurative, sostegno ai soggetti deboli e per l'integrazione sociale e interventi per favorire la sicurezza e la prevenzione degli incidenti sono benefit che vengono riconosciuti sia perchè previsti da un contratto integrativo aziendale sia perchè inseriti discrezionalmente in un piano welfare.
Infine sono riconosciuti, solo perchè previsti da un contratto integrativo aziendale: la sanità integrativa, i servizi di assistenza, la previdenza integrativa e il sostegno all'istruzione dei figli e familiari.
Sono invece ancora poche le imprese che riconoscono i flexible benefit sopra citati con regolamento aziendale.
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