In sede di dichiarazione dei redditi, per la detraibilità delle spese sanitarie è necessario tener conto dell’importo dei contributi versati dal datore di lavoro e dal lavoratore, dei contributi fruiti in sostituzione del premio di risultato in ambito di welfare aziendale e della quota di contributi riferita ai familiari anche non fiscalmente a carico.

Sono detraibili le spese sanitarie rimborsate a fronte di contributi per l’assistenza sanitaria che hanno concorso a formare reddito imponibile, versati dal datore di lavoro o dal contribuente stesso, a enti o casse aventi fine esclusivamente assistenziale.

Rimangono invece a carico del contribuente le spese rimborsate per effetto dei contributi e dei premi di assicurazione versati dallo stesso per le quali non spetta la detrazione o la deducibilità.

Se i contributi invece non hanno concorso a formare reddito di lavoro imponibile nel limite di 3.615,20 euro, le spese rimborsate non sono detraibili.

Medesimo discorso vale per i premi di risultato convertiti in contributi di assistenza sanitaria all’interno di piani di welfare aziendale. Anche in questo caso le spese sanitarie non sono detraibili dato che i contributi versati non concorrono a formare la base imponibile.

In sostanza per determinare la spesa sanitaria detraibile è necessario prima di tutto calcolare il rapporto tra contributi versati soggetti a tassazione e totale dei contributi versati, compresi quelli in sostituzione dei premi di produttività. In secondo luogo si dovrà moltiplicare il risultato per la quota di spesa rimborsata.

Rimane fermo che la quota di spesa non rimborsata può essere portata in detrazione.

Infine il lavoratore può versare i contributi o i premi anche per i propri familiari. Se questi ultimi sono fiscalmente a carico, allora è possibile indicare in dichiarazione dei redditi le spese sanitarie sostenute per se e per i familiari, al netto dei relativi rimborsi, se i contributi versati sono deducibili. In caso contrario è possibile detrarre l’intera spesa comprensiva della quota rimborsata.

Nel caso in cui i familiari non sono fiscalmente a carico, in dichiarazione potranno essere inserite solo le spese sostenute per se stesso. Il familiare però potrà inserirle nella propria dichiarazione dei redditi.