La Corte di Cassazione, con la sentenza 27/04/2009 n.17744, ha deciso che il lavoratore che rivela a terzi o utilizza in proprio documenti aziendali segreti per fare concorrenza al datore di lavoro non sempre integra l'ipotesi di reato prevista dall'art. 621 c.p.
Secondo la Suprema Corte perché ricorra la fattispecie sancita dal codice penale e quindi possa trovare applicazione il relativo regime sanzionatorio è necessario che la rivelazione del contenuto di documenti segreti arrechi al datore di lavoro un nocumento, ossia un pregiudizio giuridicamente rilevante di qualsiasi natura.
Pertanto se l'azienda non riesce a provare in giudizio di aver subito un danno per il comportamento del dipendente, quest'ultimo non può essere condannato ai sensi dell'art. 621 c.p.