Da più parti, finalmente, si aprono spiragli che grazie alle condotte personali e alla campagna vaccinale in corso, sottolineano uno stato emergenziale ormai alle spalle con delle vere riprogrammazioni di aperture seppur a livello regionale. In Emilia-Romagna si conferma per il 07 Giugno p.v.  la riapertura dei centri estivi, con un via libera ufficiale all’inizio delle attività, contenuto in una nuova ordinanza della Regione, assecondata dell’approvazione da parte del Governo delle Linee guida nazionali. Uno sforzo comune per conciliare il diritto all’educazione e alla socialità di ragazzi che hanno sofferto molto le misure restrittive, con la massima tutela della sicurezza loro, delle loro famiglie e del personale che lavora nei centri estivi. Le norme adottate dall’Emilia Romagna, riguardano i requisiti di accessibilità, i requisiti per il personale e per i volontari e la formazione sulle misure anti-Covid, le modalità di svolgimento in sicurezza delle attività e dei giochi, le misure precauzionali da rispettare per prevenire la diffusione del virus, le regole per l’accompagnamento e il ritiro degli iscritti, le procedure da seguire in presenza di casi positivi sospetti, senza dimenticare le regole fondamentali quali il distanziamento e l’uso delle mascherine e dei dispositivi di protezione per il personale, con attività da svolgere il più possibile all’aperto e la pulizia e sanificazione delle superfici e degli oggetti. Riconfermati i contributi della Regione alle famiglie per sostenere i costi delle rette di frequenza, con sei milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo e assegnati a Comuni ed Unioni per finanziare il progetto di conciliazione dei tempi lavoro-famiglia. Ad ogni figlio saranno riconosciuti 336 euro, a copertura totale o parziale in funzione del costo effettivo di iscrizione e potrà permettere la partecipazione a centri estivi anche diversi, con l’unico vincolo di un importo massimo riconosciuto per ciascuna settimana di 112 euro.