Riforma fiscale: rivista la disciplina delle agenzie fiscali e quella sulle evasioni fiscali
A cura della redazione
Sul S.O. n. 55 alla G.U. n. 233 del 7/10/2015 sono stati pubblicati il D.Lgs. 157/2015 e 160/2015, entrambi datati 24/09/2015, che rispettivamente rivedono la disciplina delle agenzie fiscali e quella delle evasioni ed elusioni fiscali.
Più precisamente il D.lgs. 157/2015 ha come obiettivo quello di facilitare gli adempimenti tributari attraverso l'impiego di nuove e più avanzate forme di comunicazione con il contribuente, promuovendo una maggiore competitività delle imprese italiane e favorendo l'attrattività degli investimenti in Italia per le imprese estere che intendono operare nel territorio nazionale. Il provvedimento stabilisce inoltre che, nella riorganizzazione, le agenzie perseguano l'obiettivo di una riduzione dell'invasività dei controlli e dei connessi adempimenti secondo il principio del controllo amministrativo unico, sviluppando ulteriormente tecniche di analisi dei rischi. Tali tecniche concernono, in particolare, gli approfondimenti metodologici e le analisi di settori e comparti poste in essere dalle agenzie, così da intercettare situazioni “concrete” di specifico rischio di evasione/elusione, tanto ai fini dell’attività istruttoria "esterna" quanto ai fini dell’attività di accertamento vera e propria, la cui incisività e accuratezza condizionano giocoforza la qualità ed efficacia dei controlli.
Relativamente al sistema delle convenzioni fra Ministro dell'economia e agenzie fiscali il provvedimento prevede che venga rivisto in relazione alla nuova strategia di controllo fiscale e agli obiettivi di maggiore efficienza. In tal senso, si prevede in primis che le convenzioni debbano contenere l'indicazione degli indicatori della produttività, qualità e tempestività dell'attività svolta nelle singole aree di operatività, e quelli idonei alla misurazione della efficacia e efficienza gestionale complessiva. Le nuove norme relative alle convenzioni troveranno applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2016.
Con il D.lgs. 160/2015 il Governo prima di tutto modifica la legge di contabilità e finanza pubblica (legge 31 dicembre 2009, n. 196) al fine di introdurre strumenti di monitoraggio delle spese fiscali (c.d. tax expenditures) e prevedere il coordinamento dei medesimi strumenti con le procedure di bilancio.
Si dispone inoltre l'abrogazione delle tabelle allegate allo stato di previsione dell'entrata contenenti elementi informativi relativi alle forme di esenzione e riduzione del prelievo obbligatorio (previste dall'articolo 21, comma 11, lettera a) della legge 31 dicembre 2009, n. 196).
Infine il D.lgs. 1660/2015 prevede che le maggiori entrate realizzate sulla base delle risultanze riferite all'anno precedente, nella misura in cui le stesse possono essere ascritte su base permanente ai risultati dell'attività di contrasto e prevenzione dell'evasione fiscale e contributiva e di miglioramento dell'adempimento spontaneo, al netto di quelle necessarie al mantenimento dell'equilibrio di bilancio e alla riduzione del rapporto tra il debito e il prodotto interno lordo, debbano essere devolute al Fondo per la riduzione della pressione fiscale.
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