L’Agenzia delle Entrate, con un comunicato del 22 marzo 2018, ha reso noto di aver pubblicato, sul proprio sito, una guida sugli incentivi fiscali concessi alle persone che trasferiscono la residenza fiscale in Italia.

Dopo una breve sezione introduttiva, la guida, articolata in sei capitoli, illustra nel dettaglio come individuare il concetto di residenza, chi sono i lavoratori interessati dai benefici, quali sono i vantaggi fiscali, chi può effettivamente usufruirne, in che modo accedere agli incentivi. Il vademecum chiarisce, inoltre, in cosa consistono concretamente gli incentivi per docenti e ricercatori e per gli “impatriati” oltre alle modalità per fruirne.

In particolare, si segnala che i docenti e i ricercatori che decidono di trasferire la propria residenza fiscale in Italia possono godere di una tassazione minima dei redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti in Italia per lo svolgimento dell’attività di docenza e ricerca. La nuova guida delle Entrate illustra i requisiti che occorre possedere per escludere dalla tassazione il 90% del reddito di lavoro autonomo o dipendente prodotto, come l’essere stati residenti all’estero non in maniera occasionale, il trasferimento della residenza fiscale e lo svolgimento di attività di docenza e ricerca nel nostro Paese.

Dal 1° gennaio 2017, inoltre, per i redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza nel territorio dello Stato la tassazione avviene sul 50% del loro ammontare. Anche in questo caso nella guida è possibile consultare le modalità di accesso al beneficio, la durata dell’agevolazione e i requisiti richiesti per i lavoratori dipendenti e per quelli autonomi.

Infine, le persone fisiche che decidono di trasferire la propria residenza fiscale in Italia possono usufruire di un’agevolazione che permette di pagare un’imposta sostitutiva forfettaria dell’Irpef sui redditi prodotti all’estero, pari a 100mila euro, in alternativa alla tassazione ordinaria, per una durata massima di 15 anni. Il beneficio è concesso a prescindere dallo svolgimento di un’attività lavorativa in Italia. All’interno della nuova guida delle Entrate è possibile trovare chiarimenti sulla scelta dell’opzione, sulle modalità di estensione del beneficio ai familiari, sui redditi esclusi dal regime agevolato, su come deve essere presentata la richiesta di interpello all’Agenzia e sul pagamento dell’imposta sostitutiva.