Ratificato l'accordo tra Italia e Cina per eliminare le doppie imposizioni e prevenire l'evasione fiscale
A cura della redazione
Con la Legge n. 182 del 18 novembre 2024, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 283 del 3 dicembre 2024, il Parlamento italiano ha ratificato l’Accordo con la Cina per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e prevenire l’evasione e l’elusione fiscale. Questo accordo, siglato a Roma il 23 marzo 2019, rappresenta un passo significativo nelle relazioni economiche e fiscali tra i due Paesi.
Obiettivi dell'accordo
L'Accordo ha l'obiettivo di:
- Eliminare la doppia imposizione fiscale: definendo regole chiare per stabilire la tassazione applicabile sui redditi derivanti da attività transnazionali.
- Prevenire l'evasione e l'elusione fiscale: introducendo meccanismi per lo scambio di informazioni e regole contro pratiche abusive come il treaty shopping.
- Favorire la cooperazione economica: migliorando la certezza fiscale per le imprese e incoraggiando gli investimenti bilaterali.
Imposte considerate
L'accordo si applica alle imposte sul reddito di entrambe le nazioni, tra cui:
- Per l’Italia: l'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), l'imposta sul reddito delle società (IRES) e l'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
- Per la Cina: l'imposta sul reddito delle persone fisiche e l'imposta sul reddito delle imprese.
Punti salienti dell'accordo
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Residenza fiscale: Sono stabiliti criteri per determinare la residenza fiscale dei contribuenti, evitando che una persona fisica o giuridica possa essere considerata residente di entrambi gli Stati.
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Tassazione dei redditi da lavoro:
- I redditi derivanti da attività lavorative svolte in uno Stato sono tassabili nello Stato dove sono effettivamente prodotti, salvo alcune eccezioni.
- Le remunerazioni di amministratori, artisti e sportivi sono tassabili nello Stato in cui viene esercitata l’attività.
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Dividendi, interessi e canoni:
- I dividendi sono tassabili in entrambi gli Stati, ma con un'imposta limitata al 5% o 10%, a seconda delle condizioni.
- Gli interessi sono soggetti a un’aliquota massima dell’8% o 10%, mentre i canoni sono tassabili con un’aliquota massima del 10%.
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Stabile organizzazione: L’accordo specifica i criteri per definire quando un’impresa ha una stabile organizzazione in uno dei due Stati, attribuendo a essa una tassazione sugli utili proporzionale alle attività effettivamente svolte.
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Metodi per eliminare la doppia imposizione:
- In Italia: i residenti italiani possono detrarre dall’imposta dovuta in Italia l’importo pagato in Cina, entro i limiti dell’imposta italiana dovuta sui redditi esteri.
- In Cina: è previsto un credito d’imposta per l’imposta pagata in Italia.
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Scambio di informazioni:
- Le autorità fiscali dei due Stati si impegnano a scambiarsi informazioni rilevanti per prevenire l’evasione fiscale e garantire il rispetto dell’accordo.
Applicazione e durata
L’Accordo entrerà in vigore il trentesimo giorno successivo alla ricezione dell’ultima notifica da parte di uno dei due Stati circa il completamento delle procedure interne necessarie. Le sue disposizioni si applicheranno:
- Dal 1° gennaio dell’anno successivo per le imposte prelevate alla fonte.
- Per gli altri redditi, ai periodi fiscali che iniziano dal 1° gennaio dell’anno successivo all’entrata in vigore.
Impatti per imprese e contribuenti
L’Accordo offre vantaggi significativi per imprese e cittadini italiani e cinesi coinvolti in attività transnazionali. Garantisce maggiore certezza fiscale, riduce i costi legati alla doppia imposizione e promuove un ambiente economico più trasparente e competitivo. Inoltre, i meccanismi di scambio di informazioni rafforzano la lotta all’evasione e all’elusione fiscale.
Conclusioni
La ratifica della Legge n. 182/2024 rappresenta un traguardo importante nelle relazioni tra Italia e Cina. Attraverso regole chiare e strumenti di cooperazione fiscale, l’Accordo mira a stimolare investimenti e a favorire lo sviluppo economico bilaterale, rafforzando al contempo la trasparenza e il rispetto delle normative fiscali internazionali.
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