Rapporto di lavoro subordinato anche se il dipendente rifiuta l'assunzione
A cura della redazione

Al fine di determinare se si sia o meno in presenza di un rapporto di lavoro subordinato ciò che rileva sono l'assoggettamento del lavoratore alle direttive del datore di lavoro e la sussistenza del potere disciplinare di controllo e di vigilanza di quest'ultimo; mentre non assume rilievo il fatto che il dipendente abbia sempre rifiutato l'assunzione proposta dall'azienda (Cass. 09/05/2008 n.11589).
Più precisamente secondo i giudici di legittimità ai fini della qualificazione del rapporto di lavoro come subordinato o autonomo, poiché l'iniziale contratto dà vita ad un rapporto che si protrae nel tempo, la volontà che esso esprime ed il nomen iuris non costituiscono fattori assorbenti, diventando viceversa il comportamento delle parti posteriore alla conclusione del contratto elemento necessario non solo ai fini della sua interpretazione, ma anche utilizzabile per l'accertamento di una nuova diversa volontà eventualmente intervenuta nel corso dell'attuazione del rapporto e diretta a modificare singole clausole contrattuali e talora la stessa natura del rapporto inizialmente prevista.
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