L’Ente italiano di Normazione ha aggiornato le UNI riguardanti i robot e le attrezzature per robot

 

Cosa tratta?

La diffusione, e il relativo utilizzo, dei robot industriali porta in primo piano temi di grande attualità come quello della sicurezza di tali macchinari, nonché la loro progettazione, l’integrazione, la manutenzione e, non ultimi, la dismissione e lo smaltimento.

Tutti aspetti che vengono trattati da due recenti norme ISO, adottate nel nostro corpus normativo e recepite anche a livello europeo.

Sono la UNI EN ISO 10218-1:2025 “Robot e attrezzature per robot - Requisiti di sicurezza per robot industriali - Parte 1: Robot” e la UNI EN ISO 10218-2:2025 “Robot e attrezzature per robot - Requisiti di sicurezza per robot industriali - Parte 2: Sistemi ed integrazione di robot”.

La prima parte specifica i requisiti per la progettazione intrinsecamente sicura, le misure di riduzione del rischio e le informazioni per l'uso dei robot in ambiente industriale e tratta i pericoli significativi, le situazioni pericolose o gli eventi pericolosi in caso di utilizzo conforme alla destinazione d'uso e in condizioni specifiche di utilizzo improprio, ragionevolmente prevedibili dal fabbricante.

La seconda parte specifica i requisiti per l'integrazione di applicazioni di robot industriali e celle di robot industriali, vengono trattati i seguenti aspetti:

  • la progettazione, l'integrazione, la messa in funzione, il funzionamento, la manutenzione, la dismissione e lo smaltimento;
  • l'integrazione di macchine e componenti;
  • informazioni da utilizzare per la progettazione, l'integrazione, la messa in servizio, il funzionamento, la manutenzione, la dismissione e lo smaltimento.

Anche in questo caso, la norma tratta i pericoli significativi, le situazioni pericolose o gli eventi pericolosi in caso di utilizzo conforme alla destinazione d'uso e in condizioni specifiche di uso improprio, ragionevolmente prevedibili dall'integratore.

 

Quando?

Rese disponibili sul sito UNI dal 3 aprile.

 

Indicazioni operative

Questa terza edizione annulla e sostituisce la seconda edizione (ISO 10218:2011), che è stata rivista tecnicamente. Le principali modifiche nella parte prima sono le seguenti:

  • requisiti aggiuntivi per la progettazione;
  • requisiti di modalità;
  • chiarimento dei requisiti per la sicurezza funzionale;
  • classificazione dei robot (Classe I e Classe II) per i requisiti di sicurezza funzionale;
  • metodologia di prova per determinare la forza massima per manipolatore per robot di Classe I;
  • aggiunta di requisiti per la sicurezza informatica nella misura in cui si applica alla sicurezza dei robot industriali;
  • integrazione dei requisiti di sicurezza per i robot industriali destinati all'uso in applicazioni collaborative (in precedenza contenuti in ISO/TS 15066).

Le principali modifiche nella parte seconda sono le seguenti:

  • evidenza dell'applicazione del robot e non del sistema del robot, poiché l'applicazione del robot include i pezzi in lavorazione, il programma di lavoro e i macchinari e le attrezzature per supportare l'applicazione e i compiti previsti;
  • integrazione dei requisiti di sicurezza per le applicazioni collaborative (in precedenza contenute in ISO/TS 15066);
  • chiarimento dei requisiti per la sicurezza funzionale;
  • aggiunta dei requisiti per la sicurezza informatica nella misura in cui si applica.