Premi di risultato detassati anche con un contratto aziendale stipulato da un sindacato esterno
A cura della redazione
L’Agenzia delle entrate, con la risposta all’interpello n. 176 del 16/03/2021, ha precisato che un datore di lavoro che al suo interno non ha RSU o RSA, può applicare l’imposta sostitutiva del 10% sulle somme da erogare ai propri dipendenti a titolo di premio di risultato, così come il regime agevolato per gli eventuali flexible benefit previsti da un piano di welfare aziendale, corrisposti in virtù di un contratto collettivo aziendale stipulato con le articolazioni territoriali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori comparativamente più rappresentative a livello nazionale, seppur esterne all’azienda.
Al fine di garantire un adeguato coinvolgimento dei lavoratori dell’azienda, il contratto aziendale stipulato con le organizzazioni sindacali esterne potrà essere oggetto di una comunicazione scritta da inviare a tutti i lavoratori, senza che sia necessaria l’acquisizione della firma per accettazione da parte di questi ultimi sempreché sia presente una modalità che ne provi l’avvenuta trasmissione agli interessati.
Rimane fermo che una volta fatta la comunicazione e comunque entro 30 giorni dalla sottoscrizione, è necessario depositare telematicamente il contratto unitamente alla dichiarazione di conformità, dove si dovrà evidenziare, nella sezione 2, la tipologia di contratto aziendale.
L’Agenzia delle entrate ha inoltre precisato che una società priva di rappresentanze sindacali può anche scegliere di recepire il contratto territoriale di settore stipulato in un’altra regione, sempre che naturalmente lo stesso sia compatibile con la propria realtà aziendale.
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