Più oneroso il ritardato versamento dei contributi
A cura della redazione
L’INPS, con la circolare n. 2 del 4/01/2023, fa seguito al decreto del Ministero dell’economia del 13/12/2022 (G.U. n. 292/2022) con il quale è stato elevato al 5% il tasso degli interessi legali a decorrere dal 1° gennaio 2023, per ricordare che tale aumento ha riflessi sul calcolo delle somme aggiuntive per omesso o ritardato pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
L’incremento del saggio degli interessi legali previsto per il 2023 non è di poco conto se si pensa che per lo scorso anno era stato fissato solo all’1,25%.
Come detto il tasso degli interessi legali è utile per determinare la misura delle sanzioni dovute per la violazione dei termini fissati per il versamento contributivo. A tal proposito la circolare evidenzia che è possibile pagare la sanzione nella misura degli interessi legali purché siano integralmente versati i contributi dovuti.
Poichè la misura del 5% si applica ai contributi con scadenza di pagamento a partire dal 1° gennaio 2023, per le esposizioni debitorie pendenti alla predetta data, tenuto conto delle variazioni della misura degli interessi legali intervenute nel tempo, il calcolo degli interessi dovuti verrà effettuato secondo i tassi vigenti alle rispettive decorrenze. Quindi per il 2022 nella misura dell’1,25%, per il 2021 nello 0,01% ecc.
Infine la circolare ricorda che la misura dell’interesse legale del 5% si applica anche alle prestazioni pensionistiche e alle prestazioni di fine servizio e di fine rapporto in pagamento dal 1° gennaio 2023.
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