Secondo il rapporto welfare Index PMI del 2021 il welfare aziendale ha un forte impatto sulla presenza femminile nel lavoro e sulle opportunità di carriera delle donne, misurate con la quota di donne in posizione di responsabilità.

Le imprese con più donne che uomini ai vertici sono il 45,5% tra quelle con livello elevato di welfare, il 36,2% nella media generale. Numerose sono le imprese italiane che non hanno alcuna donna nelle posizioni di vertice: 42,5%. Quota che scende al 22,4% tra le imprese con welfare elevato.

Si osservi la quota di imprese che impiegano più donne che uomini: tra quelle a elevato livello di welfare sono il 42%, mentre la media è del 32,5%. Viceversa le imprese che impiegano pochissime donne, meno di un quarto della forza lavoro, sono quasi il 40% nella media generale e scendono al 28,8% tra quelle con welfare elevato.

La variazione per dimensione delle aziende è significativa, per effetto del carattere familiare non solo delle microimprese ma più in generale delle PMI. La quota di donne ai vertici delle aziende diminuisce dal 37,4% nelle imprese con meno di 10 addetti al 26,1% delle imprese con più di 250 addetti.

È molto evidente la correlazione con il livello di welfare aziendale: le donne con ruolo di responsabilità aumentano dal 26,9% nelle imprese con welfare iniziale al 38,3% nelle imprese con livello di welfare elevato.

L’osservazione del cambiamento in corso nelle aziende ci induce a pensare che molti fattori interagiscano reciprocamente. Da un lato non c’è dubbio che il welfare aziendale, orientando le aziende alla tutela dei diritti e delle pari opportunità, facilitando la conciliazione tra gli impegni familiari e il lavoro, supportando le famiglie nei servizi di cura, offra soluzioni concrete per promuovere l’affermazione delle donne nel lavoro e nella carriera. Ma d’altro canto la conoscenza di tante realtà impegnate nel welfare aziendale, guidate da imprenditrici e manager o con giovani donne che nella transizione generazionale si sono affiancate ai fondatori, ci fa pensare che l’affermazione delle donne a sua volta apra la strada a un cambiamento di valori, sensibilità, culture di management che indirizza le imprese agli obiettivi della sostenibilità e alla gestione degli impatti sociali.