Nei piani welfare sempre più polizze assicurative non obbligatorie
A cura della redazione
Secondo il rapporto welfare Index PMI 2019, il 46% delle PMI monitorate prevedono nei loro piani welfare polizze assicurative che offrono tra l’altro non solo coperture contro gli infortuni, previste dal contratto collettivo applicato in azienda, ma anche coperture a favore dei familiari o dell’abitazione del dipendente.
In particolare dallo studio effettuato è risultato che quasi il 42% delle PMI prevedono polizze contro gli infortuni o l’invalidità, il 13% prevedono assicurazioni caso morte ed in misura più ridotta polizze viaggi per i dipendenti che si devono recare all’estero a svolgere la loro attività o indennità per la perdita dell’impiego.
Oltre a queste, i datori di lavoro offrono come welfare aziendale anche polizze per i rischi di non autosufficienza.
Su quest’ultima tipologia assicurativa era intervenuta anche l’Agenzia delle entrate, con la circolare n. 5/E del 2018, dato che la Legge di Stabilità del 2017, introducendo nell’art. 51, c.2 del TUIR la lettera f-quater), ha individuato una nuova ipotesi di flexible benefit detassato.
In particolare secondo la norma non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente “i contributi e i premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, le cui caratteristiche sono definite dall’articolo 2, comma 2, lettera d), numeri 1) e 2), del decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali 27 ottobre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 12 del 16 gennaio 2010, o aventi per oggetto il rischio di gravi patologie”.
In sostanza di tratta dei contributi e dei premi versati per le polizze ccdd. “Long Term Care” e “Dread Disease”, ovvero per le polizze volte ad assicurare le terapie di lungo corso e le malattie gravi.
Sono riconducibili alla prima tipologia, le polizze dirette a garantire una copertura assicurativa per stati di non autosufficienza del dipendente, che richiedono generalmente il sostenimento di spese per lunga degenza.
Appartengono, invece, alla seconda categoria (Dread Disease) le polizze dirette a garantire una copertura assicurativa contro il rischio di insorgenza di malattie particolarmente gravi.
Riproduzione riservata ©