Nei piani welfare anche ferie, permessi e congedi aggiuntivi rispetto a quelli contrattuali
A cura della redazione
L’allegato 3 del Bando #conciliamo elenca, seppur a titolo esemplificativo, le azioni di welfare che possono essere adottate dall’azienda al fine di fruire del finanziamento statale previsto dal medesimo Bando, tra cui quelle volte a soddisfare la conciliazione vita e lavoro, come l’istituzione della banca del tempo in favore dei lavoratori che si trovano in particolari condizioni di salute, personali o familiari, e che hanno esaurito la propria dotazione di ferie e permessi.
In breve il datore di lavoro, istituendo la banca del tempo, riconosce ferie e permessi aggiuntivi rispetto a quelli previsti contrattualmente.
Dello stesso tenore anche i congedi aggiuntivi retribuiti o a condizioni migliorative rispetto a quelle di legge al fine di consentire ai lavoratori di far fronte a particolari situazioni personali e familiari (es: cargivers, malattia dei figli o patologie collegate all’apprendimento ecc.) oppure collegati alla nascita del figlio come ad esempio permessi e/o di trattamenti economici aggiuntivi a quelli previsti dalla normativa vigente per il congedo di maternità/paternità, congedo parentale, incremento dei giorni di congedo obbligatorio riconosciuti al padre lavoratore e permessi retribuiti aggiuntivi per l’allattamento.
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