Metalmeccanici Confapi: il welfare entra nel vivo
A cura della redazione
Il contratto collettivo Metalmeccanici Confapi, sottoscritto lo scorso 3 luglio 2017 tra Unionmeccanica e Confapi, Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, prevede che a decorrere dal 1° marzo 2018 le aziende attivino a beneficio di tutti i lavoratori dipendenti piani di flexible benefits per un valore di 150 euro da utilizzare entro il 31 dicembre 2018.
Tale importo di 150 euro sarà successivamente attivato a decorrere dal 1° gennaio 2019 e dal 1° gennaio 2020 da utilizzare entro il 31 dicembre di ciascun anno di riferimento.
Hanno diritto a quanto sopra i lavoratori, superato il periodo di prova, in forza al 1° gennaio di ciascun anno o successivamente assunti entro il 31 dicembre di ciascun anno:
- con contratto a tempo indeterminato;
- con contratto a tempo determinato che abbiano maturato almeno tre mesi, anche non consecutivi, di anzianità di servizio nel corso di ciascun anno (1° gennaio - 31 dicembre).
Sono esclusi i lavoratori in aspettativa non retribuita ne indennizzata nell'anno di riferimento. I valori non sono riproporzionabili per i lavoratori part-time e sono comprensivi esclusivamente di eventuali costi fiscali o contributivi a carico dell'azienda.
Il nuovo welfare contrattuale si aggiunge alle eventuali offerte di beni e servizi presenti in azienda sia unilateralmente riconosciute per regolamento, lettera di assunzione o altre modalità di formalizzazione, che derivanti da accordi collettivi.
I lavoratori avranno comunque la possibilità di destinare i suddetti valori di anno in anno a Fondapi secondo regole e modalità previste dal medesimo, così come potranno destinare i suddetti valori alla Assistenza sanitaria integrativa, definita da Unionmeccanica e Firn, Fiom, Uilm, fermo restando che il costo complessivo a carico dell'azienda non può superare i 150 euro per ciascun degli anni 2018, 2019, 2020.
Riproduzione riservata ©