L'INPS rilascia la nuova procedura UNI-CIG per le domande di cassa integrazione
A cura della redazione
L’INPS, con il messaggio n. 3727 del 29 ottobre 2021, ha ufficializzato il rilascio della nuova procedura per la presentazione della “Domanda Unificata di cassa integrazione guadagni UNI-CIG”.
La messa in produzione, al momento, vale esclusivamente per le prestazioni di assegno ordinario, cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD) e cassa integrazione guadagni in deroga “plurilocalizzata” con causali “COVID-19”. Non rientrano in questo primo rilascio, sia la prestazione CIGO, sia quella dell’assegno ordinario con causali ordinarie, per le quali la procedura sarà rilasciata in una fase successiva, rendendo così UNI-CIG la modalità unica di presentazione delle domande di integrazione salariale da inviare all’INPS.
Inoltre si prevede che in un primo periodo, di durata semestrale, l’invio delle domande potrà continuare ad essere effettuato anche con la procedura attualmente in uso.
Il nuovo servizio UNI-CIG prevede una serie di controlli automatizzati sia in fase di compilazione della domanda che in fase di verifica successiva al suo invio, con l’obiettivo di ridurre la possibilità per le aziende di commettere eventuali errori.
In particolare, l’applicazione propone una nuova modalità di compilazione della domanda strutturata in quadri successivi, che guidano l’operatore in ogni fase fino all’invio della stessa, consentendo, prima della trasmissione in istruttoria, di procedere ad eventuali correzioni delle anomalie riscontrate dalla procedura. Per tutte le prestazioni le aziende dovranno, pertanto, indicare, come di consueto, l’inizio e la fine effettiva del periodo di sospensione/riduzione dell’attività lavorativa, il numero di beneficiari complessivo e le ore di integrazione salariale richieste. All’istanza dovrà essere allegato il file, in un nuovo formato semplificato, contenente l’elenco dei codici fiscali dei beneficiari e, solo nel caso di richiesta di anticipo del 40% della prestazione, l’indicazione degli IBAN e delle ore richieste per singolo lavoratore.
La procedura segnalerà, già al momento dell’inserimento dei dati, eventuali errori o anomalie: per alcune segnalazioni, il processo di verifica consentirà comunque di forzare l’inserimento di quanto indicato, scrivendone la motivazione in un apposito campo, cosicché al momento dell’istruttoria sarà già possibile visualizzare le ulteriori informazioni fornite dall’azienda per poter lavorare la domanda.
Inoltre, la procedura, subito dopo l’invio della domanda, effettuerà in modalità automatizzata e pressoché immediata, una prima serie di controlli formali tesi a verificare che la domanda sia ricevibile e, a seguito di esito positivo, assegnerà il Ticket e il protocollo. Qualora i controlli diano esito negativo, la domanda è considerata irricevibile e non potrà essere protocollata e successivamente inviata in istruttoria.
Successivamente, la domanda sarà sottoposta a un’ulteriore verifica sia in ordine alla congruità dell’istanza in relazione al periodo e alla causale scelta, sia in ordine ai requisiti di accesso alla prestazione dei lavoratori, tramite il controllo dell’elenco dei beneficiari allegato dall’azienda. Qualora la procedura rilevi in questa fase delle anomalie, ne evidenzierà la presenza nel report degli esiti. In questo caso, sarà possibile per l’azienda modificare la domanda per correggere le anomalie entro cinque giorni dall’invio. In caso di mancata correzione, trascorsi i cinque giorni, la domanda non sarà più modificabile e verrà inviata alla Struttura territorialmente competente per la successiva istruttoria.
Ulteriori indicazioni sono riportate nel manuale utente allegato al messaggio.
Riproduzione riservata ©