Il datore di lavoro che intende attivare un piano di welfare aziendale può anche stabilire che i benefit vengano riconosciuti alla generalità dei dipendenti oppure a categorie omogenee di dipendenti soltanto se vengono raggiunti determinati obiettivi.

Però sul punto occorre ricordare la risposta n.55/2020, con la quale l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che il regime fiscale agevolato previsto dall’articolo 51 del TUIR può trovare applicazione anche nel caso in cui il Piano Welfare abbia una finalità premiale e/o incentivante, purché gli obiettivi assegnati non siano riferiti alla prestazione del singolo lavoratore ma alla performance oggettiva e misurabile di una categoria di dipendenti (ad esempio, il fatturato per il sales team) o dell’intera azienda (es. EBIT, MOL ecc.).

Anche in questo caso, dunque, il premio può essere erogato alla totalità della popolazione aziendale o a una o più categorie omogenee di dipendenti.

Un piano welfare di questo tipo può essere attivato a discrezione del datore di lavoro oppure attraverso un regolamento aziendale o un contratto aziendale o territoriale.

Non va però dimenticato che solo l’impegno espresso dell’azienda attraverso un regolamento che fa sorgere un obbligo negoziale (si veda la circ. A.E. n. 28/E del 2016) o un contratto aziendale siglato con il sindacato permette la fruizione dei benefit di cui all’art. 51 del TUIR con la possibilità di beneficiare della deducibilità al 100%.

In caso contrario troverà applicazione il limite di deducibilità del 5 per 1000 delle spese per il personale.