L’effetto del welfare aziendale sul salario del dipendente
A cura della redazione

Al fine di comprendere l’effettivo impatto che il welfare aziendale può avere sia per i dipendenti che per l’azienda, si ipotizzi di voler riconoscere 100 euro al lavoratore.
Se queste 100 euro venissero erogate al lavoratore in denaro, il costo effettivo per l’azienda sarebbe di circa 130 euro, poiché ai 100 euro si devono aggiungere circa 30 euro corrispondenti all’ammontare dei contributi previdenziali dovuti all’INPS.
Per il dipendente invece il potere di acquisto non sarebbe di 100 euro, ma di 80 euro circa dovendo pagare sulle somme ricevute sia imposte che contributi.
La situazione cambia radicalmente se i 100 euro vengono riconosciuti sotto forma di welfare aziendale.
Infatti, se il dipendente riceve beni e servizi di cui all’art. 51 del TUIR, l’azienda non versa i contributi a suo carico, con la conseguenza che il costo che deve sopportare rimane invariato (ossia rimane fermo a 100 euro).
Analogamente, per il dipendente il potere di acquisto è pieno, dato che i flexible benefit non sono imponibili. Quindi per il lavoratore il beneficio netto è totale (100 euro).
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