La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3194 del 9 febbraio 2009, si è pronunciata sul caso in cui le ore di straordinario che il dipendente asserisce di aver svolto non coincidano con quelle indicate nella busta paga.
Al riguardo, la predetta Corte ha stabilito che è onere del lavoratore, che pretenda un compenso per lavoro straordinario, provare la relativa prestazione e, quando egli ammetta di esserne stato remunerato, ma assuma l'insufficienza della remunerazione, anche di provare la quantità di lavoro effettivamente svolto, senza che eventuali, ma non decisive ammissioni del datore di lavoro, possano portare ad un'inversione dell'onere della prova.
Inoltre, secondo i giudici, non è possa liquidare con valutazione equitativa l'ammontare della prestazione retributiva, in quanto è necessario che il diritto del lavoratore sia certo e non solo probabile.