Lavoro all’estero in Francia e dichiarazione fiscale tardiva
A cura della redazione
L’Agenzia delle entrate, rispondendo ad un quesito a Telefisco 2021, ha precisato che sia che un residente italiano svolga la sua attività totalmente nel nostro Paese, sia che la svolga in parte all’estero in uno Stato UE (nel caso in esame in Francia), è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi in Italia.
Per i redditi percepiti nel 2019, la scadenze per presentare la dichiarazione dei redditi tardiva era fissata al 10 dicembre 2020.
Secondo l’Agenzia delle entrate, in caso di presentazione tardiva della dichiarazione trova applicazione la sola sanzione dell’omesso versamento degli importi dovuti, potendo il soggetto procedere con il versamento trami ravvedimento operoso.
Diversamente, superato il termine del 10 marzo 2021, la dichiarazione si considera omessa, dovendosi applicare le sanzioni previste per tale fattispecie dall’art. 1 del D.lgs. 471/1997, senza alcuna possibilità di ravvedimento operoso.
Infine, sottolinea l’Agenzia delle entrate, anche in caso di omissione dichiarativa, la presentazione del modello dichiarativo per il periodo d’imposta 2019, entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi per il successivo anno 2020, comporta il dimezzamento delle sanzioni dovute per l’omissione. In ogni caso non ravvedibili.
Riproduzione riservata ©