L’ardua scelta tra soluzioni smart e un piano welfare
A cura della redazione
Spesso il titolare di un’azienda è combattuto su quale strumento scegliere. Un piano welfare aziendale ben strutturato o adottare delle soluzioni più smart e meno onerose.
Nei CCNL la normativa prevede che l’importo erogato come premio welfare può essere scelto fra tutte le aree a disposizione, con la scelta di una soluzione flessibile, come ad esempio un buono acquisto, sia in formato cartaceo che digitale ed utilizzabile presso un’ampia rete di partner appartenenti a diverse categorie merceologiche. Questa scelta snellisce molto i tempi di attivazione e formazione ad una piattaforma dedicata, con un notevole risparmio economico, con il mantenimento del potere d’ acquisto e la massima libertà di scelta in ragione all'utilizzo da parte dei collaboratori.
Di contro, in aziende particolarmente strutturate, un parametro importante da considerare è il target di riferimento, che scruta aspetti anagrafici, numerici, sociali e territoriali ed orientando la scelta verso l’introduzione della piattaforma welfare, comoda e sicura, dalla quale ognuno possa destinare il proprio credito e avere un sostegno immediato all'economia della famiglia.
Non esiste una soluzione più efficace o vantaggiosa dell’altra, perché sia il piano welfare che i benefit flessibili sono una valida risposta alle esigenze dell’azienda e dei suoi collaboratori, sempre con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. I costi si equivalgono, con un aggravio economico per la configurazione e l’attivazione della piattaforma che essendo uno strumento tecnologico più completo e strutturato, risulta più oneroso.
Tornando ai CCNL solo alcuni di questi, al momento, presentano al loro interno l’inserimento del welfare aziendale, ma non è escluso che nei prossimi mesi questa novità venga ulteriormente estesa ad altri settori.