Welfare
La responsabilità sociale dell’imprenditore nella Terza Economia
A cura della redazione
Il perdurare della pandemia ha di fatto velocizzato un nuovo percorso che porta verso una Terza Economia, generatasi nel garantire i diritti di ciascuna persona al di là dei confini territoriali. Il futuro che ci aspetta si apre con uno scenario piuttosto articolato e complesso, in quanto segnato dall’emergenza sanitaria in atto e da situazioni in cui l’etica sembra cedere il passo, di fronte alla logica del profitto inseguito a tutti i costi.
Si discute di bene comune e della centralità della persona come passaggi fondamentali ed imprescindibili per l’ottenimento di una corretta applicazione del welfare aziendale e la responsabilità sociale dell’impresa, dove gli attori principali saranno i nostri giovani che si troveranno a gestire il cambiamento di una società orientata verso un modello di sostenibilità del sistema economico. Una serie di riflessioni che riportano alla responsabilità sociale dell’imprenditore che assume, praticamente, con il suo operato, un dovere nei confronti dei cittadini, sviluppando un’economia imperniata su buone e concrete pratiche sostenibili per il Paese.
Negli anni ha preso forma un’interessante asse tra Etica ed Economia, del quale il Terzo Settore ne è principale artefice, avendo introdotto un Codice (D.L. 117 del 3 Luglio 2017) che ne ha rivisto e disciplinato il perimetro di manovra e gli enti di appartenenza, al fine di stabilire una nuova visione per l’economia. Una rivisitazione per uno sviluppo di nuove politiche attive e passive in materia di lavoro svincolandolo da un’ economia di mercato favorendo la centralità della persona, il suo benessere e la sua “cura”.
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