La patente a crediti: una rivoluzione nel settore edile
A cura della redazione
Il Ministero del Lavoro, con la Legge n. 56/2024, ha recentemente introdotto un nuovo strumento nel settore edile: la patente a crediti. Questa innovazione, che entrerà in vigore dal 1 ottobre, rappresenta un cambiamento significativo per le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili.
La patente a crediti prevede una sospensione obbligatoria per un massimo di 12 mesi in caso di infortuni mortali dovuti a colpa grave del datore di lavoro, del suo delegato o del dirigente. In caso di infortunio che determini inabilità permanente o menomazione irreversibile per colpa grave del datore di lavoro, del suo delegato o del dirigente, la sospensione può durare fino a 12 mesi.
Il rilascio della patente è automatico e può essere richiesto dal legale rappresentante dell’impresa o dal lavoratore autonomo, anche attraverso un delegato. Tra la domanda e il rilascio della patente, è possibile continuare a lavorare. In caso di dichiarazioni non veritiere, la patente sarà revocata.
La dotazione iniziale della patente è di 30 crediti, legati all’anzianità dell’azienda. A questi si possono aggiungere fino a 40 crediti ulteriori, attribuibili nel tempo per attività e investimenti in formazione. Il meccanismo di attribuzione dei crediti è basato sull’anzianità di iscrizione alla Camera di Commercio e su attività, investimenti e formazione aggiuntivi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Il Ministero del Lavoro ha fornito alcuni esempi concreti del meccanismo di attribuzione dei crediti. Un’azienda con 2 anni di iscrizione alla Camera di Commercio e senza attività o investimenti in formazione certificati avrà solo 30 crediti. Un’azienda con 12 anni di anzianità e attività o investimenti in formazione certificati avrà 40 crediti. Un’azienda con 22 anni di anzianità e attività o investimenti in formazione certificati avrà 47 crediti.
La patente a crediti rappresenta un passo importante verso un settore edile più sicuro e responsabile. Le imprese e i lavoratori autonomi sono incentivati a investire nella formazione e nella sicurezza sul lavoro, contribuendo a creare un ambiente di lavoro più sicuro per tutti.
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