Finalmente l'Italia si è tinta quasi interamente di bianco. Da lunedì, infatti, altre cinque regioni e una provincia autonoma (Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Trento) sono passate alla fascia con minori restrizioni. I dati del monitoraggio hanno certificato, infatti, la terza settimana consecutiva sotto la soglia di 50 casi ogni 100.000 abitanti: condizione per il passaggio dal giallo, al bianco. Il provvedimento che riguarda più della metà degli italiani, permetterà alle cinque regioni e alla provincia autonoma di Trento di unirsi ad Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. A seguire, il 21 giugno p.v.  Toscana, Marche, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia (oltre alla provincia autonoma di Bolzano). Chiuderà la Valle d'Aosta che, probabilmente, sarà l'ultima regione ad essere promossa, il 28 giugno 2021. I lavoratori tutti, comunque, dovranno far fronte a nuove consapevolezze e rinnovate gestioni degli spazi e delle relazioni esterne con i clienti, ma anche con i colleghi, nel rispetto dei protocolli Covid. Il cambio di colore non dovrà essere interpretato solo come una riconquistata nuova libertà, ma anche come un' immutata attenzione al distanziamento, alla sanificazione e nuove definizioni di postazioni di lavoro nel solco di un'attenzione rinnovata anche per la tematica del welfare aziendale. Una vera metamorfosi per molte aziende che si troveranno a gestire: clienti in ufficio con dichiarazioni degli stessi sullo stato di salute, appuntamenti calendarizzati e l’utilizzo dei vari dispositivi. Clienti fuori sede: con attente visite agli immobili, sanificazioni e le varie dichiarazioni dagli stessi rilasciate. Ma anche verso il personale interno per il rientro di soggetti che hanno avuto il Covid o che hanno avuto congiunti con il Covid, si dovrà avere la massima attenzione e oculata gestione per evitare sterili discriminazioni. Siamo all’inizio di nuovi protocolli operativi, che toccheranno anche per la tematica del welfare aziendale e che riguarderanno anche giustificati spostamenti di lavoro (solo in caso di cambio di colore tra regioni), modalità logistico-operative diverse a seconda del tipo di esercizio o ufficio e quali specifici dispositivi utilizzare o eventuali denunce da fare, a chi e come.