INAIL ha pubblicato mediante il suo periodico mensile un report di dati inerenti al mondo dell’agricoltura

 

Cosa tratta?

L’agricoltura è un settore fondamentale per il nostro paese, ma ancora sono alti i numeri riguardanti gli infortuni sul lavoro, nonostante i progressi tecnologici e le normative di sicurezza.

La fotografia degli infortuni sul lavoro dell’ultimo quinquennio consolidato disponibile, il 2019-2023 rilevato al 31 ottobre 2024, mostra comunque un contenimento in atto del fenomeno, anche per i casi mortali.

Nel 2023 sono stati denunciati all’Inail per la gestione assicurativa Agricoltura, 26.546 infortuni, di cui 138 con esiti mortali.

La distribuzione territoriale vede concentrato al Nord circa il 46% dei casi (sia in complesso che mortali) mentre l’incidenza del Meridione aumenta dal 33% di infortuni in complesso fino al 40% tra quelli mortali; il Centro, viceversa, pesa rispettivamente col 20% sul generale e col 14% tra i decessi.

La presenza femminile è circoscritta al 18% tra i casi in complesso e al 3% tra quelli mortali. Gli infortunati nati all’estero pesano per circa il 19% del totale, sia in complesso che nei decessi.

I lavoratori infortunati sono per la metà coltivatori diretti, autonomi e hanno, mediamente 49 anni, la causa più frequente è dovuta a cadute (27%) poi perdite di controllo di mezzo/utensile/attrezzatura (23%), seguono (20%) i movimenti sotto sforzo e quelli senza sforzo (17%).

Per quanto riguarda le malattie professionali invece, sono 11.483 le malattie professionali denunciate in Agricoltura nel 2023, dati provvisori del 2024, rilevati al 31 dicembre dell’anno, indicano oltre 14mila denunce in aumento del 22% rispetto alle malattie osservate nell’anno precedente.

La gran parte delle patologie riguarda il sistema osteomuscolare e il tessuto connettivo (78,1%) per lo più disturbi dei tessuti molli (46,0%) e dorsopatie (44,0%), a distanza le malattie del sistema nervoso (13,2%) quasi esclusivamente sindromi del tunnel carpale e quelle dell’orecchio (5,4%).

Qualche differenza si osserva rispetto al genere: tra le donne sono più frequenti le patologie del sistema nervoso (16,9% rispetto all’11,5% maschile), mentre tra gli uomini si segnala un’incidenza più elevata per le malattie a carico dell’udito (7,3% contro l’1,4% delle donne).

Circa la metà delle malattie è denunciata nel Mezzogiorno (49% nel 2023), una su quattro nel Nord e il resto (26%) nel Centro. La stragrande maggioranza dei tecnopatici è nata in Italia (96,6% nel 2023), la quota residuale afferisce a nati extra UE. Circa il 70% dei tecnopatici è un lavoratore autonomo, sostanzialmente coltivatore (94%), il 30% è dipendente con contratto a tempo determinato (73%).

 

Quando?

Dati INAIL numero di marzo.

 

Indicazioni operative

Analizzare gli infortuni e le loro cause, così come per le malattie professionali, può consentire di individuare le carenze nel sistema di prevenzione e protezione, identificare le azioni correttive e riconoscere le opportunità per un miglioramento continuo.