Sono stati pubblicati, sul sito del Ministero del Lavoro, i tre decreti del 27 febbraio – relativi alle gestioni Industria, Artigianato, Terziario e altre attività, alla gestione Navigazione e ai premi speciali dei titolari di aziende artigiane, dei soci di società fra artigiani lavoratori e dei familiari coadiuvanti – con cui il Ministro del Lavoro, di concerto con il Ministro dell’Economia, ha approvato il nuovo sistema tariffario predisposto dall’Inail. La revisione delle tariffe dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali, in vigore dall’inizio di quest’anno, ha riguardato l’aggiornamento del nomenclatore, il ricalcolo dei tassi medi e il meccanismo di oscillazione del tasso per andamento infortunistico.

Nel nuovo impianto, il calcolo dell’oscillazione del tasso medio per andamento infortunistico tiene conto della gravità degli infortuni e non semplicemente degli oneri sostenuti dall’Istituto per indennizzarli. È stata, inoltre, confermata la riduzione del premio per gli interventi di prevenzione realizzati in ambito aziendale, così come l’impegno per il sostegno dei progetti di investimento e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro previsti dal Testo Unico del 2008, in linea con le risorse erogate in media nell’ultimo quinquennio.

Il sistema è stato reso più aderente agli attuali fattori di rischio attraverso una razionalizzazione delle voci di tariffa, che si è tradotta nell’eliminazione di quelle relative ad attività obsolete e nell’introduzione di nuove voci che tengono conto dell’evoluzione tecnologica e delle nuove modalità di organizzazione del lavoro.

La revisione ha comportato anche una riduzione del 32,72% – dal 26,53 per mille del 2000 al 17,85 per mille – dei tassi medi nazionali per le imprese, che sono stati calcolati prendendo come riferimento i dati relativi all’andamento infortunistico e tecnopatico nel triennio 2013-2015 e le retribuzioni soggette a contribuzione di competenza nello stesso periodo, mentre il taglio complessivo dell’onere finanziario che ricade sulle aziende è aumentato di circa 500 milioni, fino a 1,7 miliardi di euro.

Dopo il primo triennio di applicazione delle nuove tariffe, il nuovo sistema sarà sottoposto a una verifica rispetto alle trasformazioni, anche tecnologiche, del mondo produttivo e ai risultati attesi con la sua introduzione. È già prevista, inoltre, la possibilità di introdurre nuove voci di tariffa nel caso in cui sia impossibile ricondurre le attività a quelle esistenti.