700 congressisti, di cui 300 provenienti dall'estero in rappresentanza di tutti e cinque i continenti, 220 relatori, 3 sessioni plenarie, 43 workshop, 5 lingue di lavoro, 75 traduttori. Sono questi i numeri del WorkCongress6, inaugurato oggi dal Presidente dell'INAIL, Vincenzo Mungari. "Che effetto ci fa - ha dichiarato Mungari nell'intervento di apertura - o ci dovrebbe fare, la constatazione che ogni giorno, ripeto, ogni giorno almeno 3.000 persone muoiono nel mondo per cause collegate al lavoro? E oltre alla perdita di vite umane, o comunque, di danni alle persone c'è la dimensione economica del problema. In Italia il costo degli infortuni sul lavoro rappresenta il 3% del PIL pari a 170 milioni di giornate lavorative perse. La stessa cosa avviene, in media, in Europa come ci ricorda l'Agenzia Europea di Bilbao. Come dire che se riuscissimo ad abbattere o quantomeno a ridurre il numero degli infortuni, ogni anno potremmo avere leggi finanziarie meno severe riducendo la spesa corrente a favore degli investimenti segnatamente in infrastrutture, ricerca ed innovazioni". Il Presidente Mungari, muovendo dal comune interesse di tutti i partecipanti del WorkCongress alla ricerca ed attuazione delle politiche più efficaci per la sicurezza del lavoro e per la tutela della salute, ha auspicato che il dibattito che si svolgerà nei prossimi giorni possa registrare un notevole passo avanti lungo queste direttrici di fondo. Questo avrà come suo effetto finale la progressiva riduzione dell'incidentalità da lavoro, che oggi registra livelli insopportabili, anche se in Italia meno che negli altri Paesi partner dell'Europa, ottenendosi con ciò una migliore tutela dei diritti fondamentali della persona e dei valori di solidarietà umana che sono alla base anche della Costituzione europea. Il tema della prima giornata di lavori, coordinata da Stephen Adler - Presidente della Corte Nazionale del Lavoro Israeliana - ha riguardato i "Modelli di tutela dei rischi professionali". Il Direttore del Programma SafeWork-ILO - Jukka Takala - ha ricordato le parole di Kofi Annan, Segretario Generale dell'ONU, che di recente ha dichiarato che la salute e sicurezza sul lavoro non è solo una politica economicamente vantaggiosa ma anche un diritto umano. Bisogna potenziare un'alleanza globale tra i Paesi sviluppati e quelli in via di sviluppo e l'ILO è in prima fila per promuovere la politica della sicurezza e del lavoro "decente". Takala ha poi ringraziato il Governo italiano, l'INAIL e gli organizzatori per aver ospitato questo convegno. Timothy Walker - Direttore Generale HSE Gran Bretagna - ha evidenziato l'importanza degli immigrati nel mondo del lavoro e la necessità di una stretta cooperazione tra tutti gli attori sociali - Enti, parti sociali e datori di lavoro - affinché sia abbattuto il numero degli infortuni e delle malattie professionali che colpiscono in maniera rilevante questa categoria di lavoratori. Ximena Cecilia Rincòn Gonzàlez - Direttrice Generale dell'Istituto di sicurezza sociale del Cile - ha presentato un'analisi comparata delle differenti legislazioni vigenti in America Latina in materia di sicurezza, salute sul lavoro e copertura dei rischi lavorativi, con particolare riferimento all'esperienza del Cile, dell'Argentina, del Messico, della Colombia e del Costa Rica. Antonio Moccaldi - Presidente dell'ISPESL - nel suo intervento ha sottolineato l'importanza del ruolo dei network, sia a livello internazionale che all'interno dell'Unione Europea, per attuare nuove strategie di prevenzione degli infortuni. Infatti lo scorso anno, nel bacino del Mediterraneo, l'importanza dei network è stata confermata dalla creazione di una rete che unisce e mette in contatto tra di loro gli Istituti che si occupano di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in Francia, Spagna, Portogallo e Italia. Nella seconda parte della giornata si è svolta una serie di workshop che hanno trattato vari temi, tra cui: "Nuovi approcci in salute e sicurezza sul lavoro", gestito dall'Agenzia Europea di Bilbao;"Sfide per gli ispettori del lavoro", gestito dall'Associazione Internazionale dell'Ispezione del Lavoro; "Il Centro Protesi INAIL: promozione del reinserimento sociale e professionale", gestito dal Centro Protesi di Vigorso di Budrio.