Il pacco di natale con il voucher
A cura della redazione

Il datore di lavoro che intende gratificare a fine anno il dipendente con un dono natalizio può consegnargli, un voucher cartaceo o elettronico, il quale è esente se dà diritto ad un solo bene, prestazione, opera o servizio per l’intero valore nominale.
Si pensi ad un voucher che riconosce il diritto di fruire di un viaggio in una determinata località turistica (esempio una città d’arte). Indipendentemente dal valore che ha, per il dipendente sarà totalmente esente.
Il valore normale potrà essere costituito anche dal prezzo scontato praticato dal fornitore sulla base delle apposite convenzioni stipulate con il datore di lavoro.
Come ricordato anche dall’Agenzia delle entrate (circ. 28/E del 2016), i voucher non possono essere messi a parziale copertura del costo della prestazione, opera o servizio e quindi non sono integrabili dal dipendente. Inoltre non possono rappresentare più prestazioni, opere o servizi.
Infatti la situazione è diversa se il voucher dà diritto di fruire di più beni.
Si pensi al voucher che può essere utilizzato attraverso una piattaforma informatica nella quale il dipendente può scegliere come spenderlo, combinando anche bei e servizi differenti.
In questo caso, opera sempre la non concorrenza al lavoro dipendente, ma nel rispetto del limite di cui al comma 3 dell’art. 51 del TUIR (generalmente fissata in euro 258,23, ma raddoppiata per il solo anno 2020).
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