Il business dell’impresa favorito dal welfare aziendale
A cura della redazione
Uno studio della nota società di Centrale Rischi “Cerved” che analizza l’indice di indebitamento di persone fisiche e giuriche, ha studiato e misurato il rapporto tra welfare aziendale e i risultati in termine di business prodotto delle aziende. L’analisi prodotta si basa su una statistica che correla le attività di welfare aziendale con il bilancio della società, con lo scopo di calcolare quanto ne viene a beneficiare il risultato finanziario ed economico dell’impresa. Certamente il welfare aziendale non produce direttamente un incremento del fatturato o un miglioramento della redditività, bensì, insieme ad altri fattori gestionali dell’azienda, ne favorisce il conseguimento, calcolato nel medio e lungo periodo.
L’analisi fatta su più di quattromila PMI ha integrato le risultanze di informazioni da bilancio emerse con i dati in possesso dalla Centrale Rischi che con l’occasione ha rinnovato i dati in suo possesso e con la creazione di un contestuale archivio dedicato.
Gli indicatori di business presi in esame, per citarne alcuni, sono stati: il fatturato per addetto, il Margine Operativo Lordo per addetto (MOL), l’utile/perdita prodotta per addetto, il Return On Investment (ROI), il numero di addetti, cash flow, rapporto di indebitamento e la propensione all’export. L’assunzione di questi dati ed indicatori, che arrivano fino ad un calcolo sul singolo addetto, hanno generato un preciso rating e un algoritmo ( che tiene in considerazione anche oltre cento variabili emerse da specifici questionari) che analizza con precisione il beneficio che l’assunzione di un welfare aziendare potrebbe favorire, in termini economici alla società.
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