Secondo il rapporto Welfare Index 2019 PMI se si prendono in considerazione le varie fonti istitutive del welfare aziendale, il quadro che ne esce mostra tre macro aree: quella secondo cui l’istituzione è prevista in applicazione dei CCNL, quella effettuata unilateralmente dall’impresa, con o senza regolamento aziendale e quella infine con contratto integrativo di secondo livello e più precisamente aziendale.

Nel primo gruppo vi rientrano le misure classiche del welfare complementare, come la sanità, la previdenza integrativa e i servizi di assistenza. La previsione di queste misure trova principalmente la sua fonte nei CCNL, anche se sta diventando rilevante (soprattutto nei servizi di assistenza) l’iniziativa aziendale a integrazione di quella collettiva, in forma sia unilaterale sia di accordi che di regolamenti.

Invece le aree di welfare in cui prevale largamente l’iniziativa volontaria delle imprese sono: il sostegno ai soggetti deboli e per l’integrazione sociale, il sostegno economico ai dipendenti, le attività di formazione, le iniziative per la cultura e il tempo libero e le iniziative di welfare allargato alla comunità. In ogni caso anche in queste aree è rilevante il contributo dato dalla negoziazione di secondo livello.

Infine l’ultimo gruppo è costituito dalle aree di welfare in cui le iniziative aziendali volontarie hanno una incidenza pressoché equivalente a quelle previste dai contratti collettivi. Si tratta nella sostanza: delle polizze assicurative, dei programmi di sicurezza e prevenzione, delle regole organizzative e dei servizi per la conciliazione vita e lavoro e per il sostegno alla genitorialità. Fa parte di questo gruppo anche l’area del sostegno all’istruzione dei figli, ma si differenzia per il peso importante che in essa hanno assunto gli accordi integrativi e i regolamenti.

Al di là delle fonti, negoziale o volontaria, del welfare aziendale, secondo il rapporto welfare Index 2019 PMI il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali dei lavoratori non è diffuso. Infatti ben il 75,5% delle aziende intervistate adotta piani welfare senza ricercare il coinvolgimento dei sindacati, mentre solo il 9% delle imprese ricerca sistematicamente il coinvolgimento degli stessi.

Ciò si deve anche alla grande frammentazione del sistema delle piccole imprese, difficilmente raggiungibili dalle organizzazioni sindacali. Le PMI prediligono un rapporto diretto con i lavoratori.