Filiere agricole: più tempo per versare i contributi eccedenti l’esonero
A cura della redazione
L’INPS, con il messaggio n. 1712 del 20 aprile 2022, ha reso noto che è prorogato al 6 maggio p.v. il termine entro il quale le imprese appartenenti alle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura che hanno fruito dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per i mesi di novembre 2020, dicembre 2020 e gennaio 2021 devono provvedere al pagamento degli importi residui della contribuzione.
Il rinvio ha fatto seguito alle richieste pervenute all’istituto da parte degli intermediari, che hanno evidenziato come il termine originario del 26 aprile avrebbe inciso su due rate per i datori di lavoro agricoli e su tre rate per i lavoratori autonomi in agricoltura.
Ai fini della verifica della regolarità contributiva, il messaggio precisa che fino al 6 maggio 2022 gli importi residui eccedenti l’esonero non devono essere richiesti con l’invito a regolarizzare.
Se l’interessato intende regolarizzare mediante rateazione le partite debitorie notificate con l’invito a regolarizzare - dal quale è stato escluso l’importo differito al 6 maggio 2022 - la domanda, fatta salva l’espressa volontà del contribuente di effettuare tale pagamento in unica soluzione, dovrà comprendere anche la contribuzione eccedente l'esonero.
Qualora, alla data del 6 maggio 2022, il contribuente intenda regolarizzare la propria esposizione debitoria in modalità rateale e abbia in corso una rateazione principale, potrà accedere a una nuova rateazione una volta estinta anticipatamente la rateazione principale con il pagamento integrale delle rate accordate e ancora dovute. In alternativa, l’interessato potrà richiedere l’estinzione del debito riferito alla contribuzione eccedente l'esonero mediante una domanda integrativa della rateazione principale che potrà essere concessa per un numero di rate pari a quello delle rate accordate e non ancora scadute della rateazione principale.
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