Esonero contributivo agricoli: un mese di tempo per presentare la domanda di riesame
A cura della redazione
L’INPS, con il messaggio 1/04/2022 n.1480, ha reso noto che le imprese agricole, della pesca, dell’acquacultura e quelle produttrici di vino e birra, hanno tempo fino al 1° maggio p.v. per presentare l’istanza di riesame delle domande presentate volte ad ottenere l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali di cui al DL 137/2021 (L. 176/2021).
Il messaggio ricorda che il 28 marzo u.s. l’INPS ha concluso le attività di gestione delle domande pervenute e dopo le opportune verifiche ha comunicato ai datori di lavoro l’importo dell’esonero autorizzato via PEC.
Se la contribuzione dovuta è eccedente rispetto all’importo autorizzato, l’interessato dovrà versare entro il 27 aprile 2022 le somme eccedenti.
Il pagamento delle contribuzione esclusa dall’esonero potrà essere effettuato in un’unica soluzione, senza aggravio di sanzioni, ovvero mediante rateazione. Sulle rate saranno dovuti solo gli interessi di dilazione.
Per la determinazione dell’estratto contributivo che individua le partite a debito da inserire nella domanda di rateazione dei debiti contributivi in fase amministrativa, il contribuente dovrà indicare l’importo del debito residuo a titolo di contribuzioni omesse o eccedente la misura dell’esonero autorizzato.
Invece sulle somme versate o regolarizzate mediante rateazione oltre il termine del 27 aprile 2022 saranno dovute le sanzioni civili nella misura dell’omissione.
Il messaggio sottolinea che la verifica della regolarità contributiva tramite DURC on line costituisce condizione per il riconoscimento dell’esonero, con la conseguenza che l’attestazione di irregolarità comporta il recupero dell’esonero fruito.
L’INPS coglie l’occasione anche per fornire indicazioni in caso di decesso di chi ha presentato la domanda. In particolare sottolinea che l’erede legittimo o testamentario o in comunione ereditaria potrà presentare la domanda alla Struttura territoriale Inps titolare della gestione della posizione contributiva del de cuius a mezzo PEC con l’a dichiarazione sostitutiva in cui sono indicati gli estremi dell’atto di morte, gli eredi e il tipo di successione (legittima o testamentaria) e la copia del documento di identità in corso di validità.
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