L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 77 del 12 agosto 2019, ha chiarito che il servizio di monitoraggio dei dati offerto dalla società ai dipendenti non è fiscalmente rilevante in capo a questi ultimi e che la società, in qualità di sostituto di imposta, non è tenuta ad applicare le relative ritenute ai sensi dell’art. 23 del DPR 600/1973.

Il servizio in esame costituisce uno strumento fondamentale per lo svolgimento in sicurezza e in maggiore libertà dell’attività lavorativa dei dipendenti, al fine ultimo di gestire e minimizzare il rischio aziendale connesso all’utilizzo illecito delle informazioni sensibili. Il servizio offerto dalla società ai dipendenti, pertanto, risponde a un interesse prevalente della società medesima, anche nel caso in cui utilizzi informazioni personali dei dipendenti (ad es., numero di carta di identità e passaporto) quale veicolo per minimizzare il rischio aziendale correlato all’uso fraudolento di informazioni sensibili.