La legge di Bilancio 2017 ha previsto che la copertura assicurativa INAIL spetta anche alle persone ammesse all’istituto della messa alla prova, ovvero alla misura alternativa al processo introdotta con la legge n. 67/2014 per i reati considerati di minor allarme sociale e puniti con una pena non superiore ai quattro anni, che si inserisce nel quadro dell’evoluzione della funzione rieducativa della pena attraverso lo svolgimento da parte degli imputati di lavori di pubblica utilità non retribuiti presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le aziende sanitarie, gli enti e le organizzazioni di assistenza sociale o di volontariato.

L’estensione riguarda anche i condannati per reati di lieve entità. In particolare, è prevista per gli imputati in stato di sospensione del processo e messi alla prova, per i condannati per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, e per i tossicodipendenti che hanno ricevuto condanne di lieve entità per reati legati a sostanze stupefacenti o psicotrope, ai quali i giudici possono applicare, in alternativa alle pene detentive e pecuniarie, la sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità.