Anpal servizi ha reso noto che è partito il progetto europeo sperimentale Equality for work and life che partirà inizialmente in Campania, Toscana, Piemonte e nella Provincia autonoma di Trento e che si propone di agevolare non solo le donne, ma a tutti i lavoratori, anche quelli ‘anziani’, che vogliono entrare o rientrare nel mercato del lavoro ma hanno difficoltà a farlo, tenendo comunque sempre a mente che la condizione delle donne nel lavoro è paradigmatica e laddove si risolvono le difficoltà per le donne ne beneficia l’intera collettività.

Il progetto coinvolgerà donne e uomini senza lavoro, ma agirà anche sul fronte del rafforzamento dei servizi per l’impiego e sul sostegno e la sensibilizzazione delle piccole e medie imprese che risultano essere quelle più in difficoltà, per motivi economici e organizzativi ma anche “culturali”, nell’utilizzo degli strumenti di conciliazione che la normativa mette a disposizione.

Emerge infatti dalle esperienze e dalle testimonianze che in tanti casi il problema è che le pmi vedono la conciliazione solo come un costo, e non riescono a scostarsi dal modello tradizionale dell’azienda che misura i risultati non in termini di obiettivi raggiunti ma solo di presenza fisica sul posto di lavoro.

Oltre a informarle delle nuove opportunità, come lo smart working, previsto dalla legge 81/2017, si tratterà di consolidare e radicare l’idea che se una lavoratrice, o un lavoratore, riescono a tenere insieme efficacemente e con soddisfazione personale gli impegni lavorativi e quelli di cura, e l’organizzazione del lavoro è meno rigida, non solo aumenta la produttività ma cresce la partecipazione alla vita aziendale (per esempio, diminuiscono le assenze per malattia).