L’avvento dello smart working e le applicazioni che soprattutto nell’ultimo periodo sono oggetto di attenzione riguardano anche i permessi che la Legge 104 concede, fruibili anche a ore. Precisazione dell’Ispettorato del Lavoro ribadita con la nota n. 7152 del 26 aprile 2021. Infatti, sebbene con le diverse disposizioni e indicazioni dei competenti organi istituzionali è stata rappresentata la difficile compatibilità della fruizione oraria con il lavoro agile, dall’altro si è al contempo rappresentata la non esclusione della fruibilità frazionata. Pertanto risulta possibile fruire dei permessi ad ore, ove il lavoratore ritenga, secondo le proprie valutazioni, che le proprie esigenze personali per le quali si fruisce del permesso non siano compatibili con la propria organizzazione in modalità agile. Ricordiamo che i permessi della “Legge 104” possono essere richiesti, sia per sé stessi in quanto disabili sia dai familiari chiamati ad assistere il disabile, con il diritto di 3 giorni di riposo al mese, anche frazionabili in ore, o, in alternativa in riposi giornalieri di 1 o 2 ore. Una precisazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro resasi necessaria per la poca chiarezza della nota precedente, del 22 Aprile 2021 (n. 6964) che ha portato l’Ispettorato a sottolineare altresì che diversamente, ove si ritenga che l’esigenza personale potrà essere soddisfatta durante la propria modulazione organizzativa dell’attività lavorativa, non sarà necessario ricorrere allo strumento del permesso orario. Interpretazione a tutela della flessibilità di cui gode il lavoratore durante il lavoro agile in ragione della conciliazione vita-lavoro. Laddove detta conciliazione non risulti possibile potrà perciò esercitarsi il diritto alla fruizione frazionata del permesso.