Colf e badanti: chiesta la deducibilità totale del costo del lavoro
A cura della redazione
L’Assindatcolf, con un comunicato del 17 ottobre 2016, intervenuta sulle novità contenute nella Legge di Bilancio 2017 approvata lo scorso 15 ottobre dal Consiglio dei Ministri, ha reso noto che oltre alle misure che prevedono uno stanziamento di 600 milioni di euro e l’introduzione di provvedimenti ad hoc a sostegno della natalità e della genitorialità, il provvedimento dovrebbe introdurre anche la deduzione totale del costo del lavoro domestico, al fine di abbassare l’imponibile su cui si pagano le tasse.
Il comunicato ricorda che questo è già possibile, ma solo per quanto riguarda i contributi versati e per un massimo di 1.549,37 euro l’anno.
Assindatcolf invece chiede che il meccanismo venga esteso e ricomprenda anche il costo vero e proprio sostenuto dalle famiglie per pagare gli stipendi dei domestici, che rappresentano la parte che più pesa sui budget familiari.
In questo modo, si legge nel comunicato, non solo si aiuterebbero le persone con risparmi che potrebbero attestarsi tra i 2 mila ed i 5 mila euro l’anno a seconda delle prestazioni richieste, ma si attiverebbe anche un circuito virtuoso: le famiglie, potendo dedurre i costi, sarebbero incentivate ad assumere, che tradotto significa emersione del nero in un settore con quote altissime di lavoro irregolare e che conta quasi 900 mila rapporti ‘invisibili’.
Quindi non solo nuova occupazione, ma anche riattivazione dei consumi e riavvio dell’ascensore sociale.
Riproduzione riservata ©