Assindatcolf, sul proprio sito internet, ha reso noto che anche le famiglie datrici di colf, badanti e baby sitter, impegnate a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, potranno usufruire della temporanea sospensione dei termini per il pagamento dei contributi previdenziali.

Infatti, l’associazione ritiene che anche i datori di personale domestico rientrino nelle disposizioni contenute all’art. 5 del Decreto Legge  2 marzo 2020 n.9, che prevede per tutti i comuni interessati dall’emergenza (così come individuati nell’allegato 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 marzo 2020) una sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 30 aprile 2020.

Secondo quanto disposto dal Decreto legge, gli adempimenti ed i pagamenti dovranno essere effettuati a partire dal 1 maggio 2020 (anche mediante rateizzazione).

Una data che sostituisce quella originaria del 10 aprile, quando sarebbero stati chiamati alle casse i datori per i versamenti contributivi relativi all’attività svolta dai domestici nel primo trimestre 2020.

Assindatcolf confida che questo sia un primo, seppur piccolo, passo nel riconoscere piena dignità di datori di lavoro alle famiglie che occupano personale domestico. Soprattutto se dovesse essere estesa la ‘zona rossa’ a comuni con grandi numeri. L’associazione in particolare si aspetta che la cassa integrazione in deroga, per ora negata ai datori di lavoro domestico e soprattutto ai loro lavoratori, sia concessa anche a questo settore.