Assindatcolf, sul proprio sito internet, ha ricordato che è in arrivo il codice deontologico per colf, badanti e baby sitter, un documento contenuto all’interno della Norma Tecnica Uni 11766:2019 con la quale vengono per la prima volta stabiliti i requisiti relativi all’attività professionale degli assistenti familiari.

Si tratta complessivamente di un provvedimento di 9 articoli che chiariscono altrettanti principi e buone prassi, a partire dal modo di esprimersi: l’assistente familiare deve utilizzare un linguaggio educato, non offensivo, non aggressivo o autoritario.

E ancora rispetto della privacy: che si tratti della cura di un anziano o di un bambino o più semplicemente del lavoro in casa, il domestico è tenuto a mantenere riservatezza su tutte le informazioni sensibili cui venga a conoscenza nell’esercizio delle sue attività.

In nessun caso l’assistente familiare può percuotere o aggredire fisicamente i membri della famiglia, fatta salva la legittima difesa e, nel caso dell’assistenza a bambini, è tenuto ad attenersi al metodo educativo scelto dai genitori.

Il domestico, informando preventivamente la famiglia, deve astenersi dall’eseguire direttive, seppur ricevute dalla stessa, quando non sia in grado di svolgerle correttamente per mancanza di conoscenze, capacità e competenze specifiche o in contrasto con la normativa.