E' legittima la dequalificazione attuata dall'azienda per evitare il licenziamento del lavoratore poichè nel rapporto di lavoro prevale l'interessa al mantenimento dell'occupazione (Cass. 10/10/2006 n.21700). La Suprema Corte ha infatti ricordato che il demansionamento o la dequalificazione sono legittimi allorché rappresentino una sorta di extrema ratio per conservare il posto di lavoro. Ne consegue che il patto di demansionamento che, ai soli fini di evitare un licenziamento, attribuisce al lavoratore mansioni e conseguentemente retribuzione inferiori a quelle per le quali era stato assunto o che aveva successivamente acquisito (prevalendo l'interesse del lavoratore a mantenere il posto di lavoro su quello tutelato dall'art. 2103 c.c.) deve ritenersi valido non solo ove avvenga su richiesta del dipendente, ma anche quando l'iniziativa sia stata presa dal datore di lavoro.