L’Isee è quello strumento attraverso il quale si può avere accesso a numerose prestazioni assistenziali, a sconti sulle bollette, a borse di studio e così via. Serve alle Amministrazioni e ai datori di lavoro che erogano prestazioni e servizi particolari, anche in ambito welfare, per stabilire i criteri di erogazione delle stesse prestazioni, nei confronti di determinate categorie di dipendenti. E da luglio scorso, con l’affacciarsi del nuovo assegno universale per i figli fino a 21 anni di età, è assai ipotizzabile che le richieste dell’Isee con conseguente presentazione delle DSU aumentino considerevolmente. Uno dei problemi è che l’Isee è troppo sbilanciato come anno di riferimento rispetto alle condizioni di un nucleo familiare essendo relativo ai due anni precedenti la data in cui si presenta la DSU. Ma c’è lo strumento adatto per rendere l’Isee più rispondente alle reali situazioni di necessità del momento di un determinato nucleo familiare. Lo strumento è l’Isee corrente, più vicino alla situazione economica della famiglia perché calcolato sugli ultimi 12 mesi e non sulla situazione di due anni prima (in alcuni casi può essere calcolato anche solo sugli ultimi due mesi moltiplicati per 6). Ed è di pochi giorni fa l’importante novità legata all’introduzione dell’Isee corrente dopo un lungo confronto sul tema, partito a metà giugno 2020 e dopo molti solleciti per accelerare le procedure, l’ISEE corrente diventa finalmente l’indicatore di riferimento per la certificazione dello stato attuale in caso di variazione del patrimonio delle famiglie italiane. Viene così sostituito, in caso di variazioni reddituali, l’ISEE ordinario che risalente ai due anni precedenti, e dunque prima della pandemia e della relativa crisi economica. Un provvedimento importantissimo che faciliterà l’accesso alle misure previste per tutti coloro che hanno registrato un peggioramento della propria situazione reddituale nell’anno corrente”. Misura resa attuativa dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto del 1° settembre 2021.