Artigianato: il welfare nel settore edile
A cura della redazione
Confartigianato, il 3 febbraio 2020, ha reso noto che è stato firmato da Anaepa Confartigianato Edilizia, le altre Organizzazioni artigiane dell’edilizia, e i Sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da quasi quattro anni. Tra le novità il riallineamento dei livelli retributivi del comparto artigiano a quelli stabiliti dagli altri contratti del settore.
Con l’intesa, giunge a termine il percorso di rinnovo iniziato con la sottoscrizione del Protocollo sul Welfare Contrattuale il 31 gennaio 2019 e il Protocollo sugli Enti Bilaterali il 20 maggio 2019; le Parti hanno concordato, nell’ambito della omogeneizzazione dei costi contrattuali di settore, un aumento retributivo che, dal febbraio 2020 recupera l’AFAC e la decorrenza di due tranches salariali che saranno erogate nel marzo 2021 e nel gennaio 2022.
Le parti, inoltre, hanno stabilito che il contributo primario a PREVEDI, Fondo di previdenza complementare nazionale di settore edile previsto all’art. 92, viene incrementato di euro 2,00 a parametro 100 (operaio comune) a partire dal 1° Marzo 2020.
E’ stata anche stabilita la costituzione di due Commissioni Bilaterali. Una Commissione Bilaterale, denominata “Commissione apprendistato e specificità”, che dovrà redigere, entro il 31 maggio 2020 testi normativi e contrattuali sulla base delle richieste avanzate in sede di trattativa contrattuale dalla parte datoriale e si occuperà contestualmente anche di prevedere nuove ed innovative previsioni contrattuali sulla prevenzione e sicurezza sul lavoro.
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