Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1571 del 12 marzo 2018, è intervenuto, nuovamente, sulla differenza tra appalto di servizi e somministrazione.

In particolare, sono stati dettagliati, in modo ancor più specifico, gli indici sintomatici della non genuinità di un affidamento formalmente qualificato come “appalto”, ma in realtà dissimulante una somministrazione di personale, ravvisando gli stessi nei seguenti elementi:

  1. la richiesta da parte del committente di un certo numero di ore di lavoro;
  2. l’inserimento stabile del personale dell’appaltatore nel ciclo produttivo del committente;
  3. l’identità dell’attività svolta dal personale dell’appaltatore rispetto a quella svolta dai dipendenti del committente;
  4. la proprietà in capo al committente delle attrezzature necessarie per l’espletamento delle attività;
  5. l’organizzazione da parte del committente dell’attività dei dipendenti dell’appaltatore.

Si tratta di indici ricorrenti anche nella fattispecie in esame e complessivamente attestanti il carattere fittizio dell’appalto.