Welfare aziendale in crescita secondo il Rapporto Index PMI
A cura della redazione
Il 13 giugno 2024 è stato presentato a Roma il Rapporto Welfare Index PMI 2024 sullo stato del welfare nelle piccole e medie imprese italiane, giunto alla ottava edizione e promosso da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato, Confprofessioni e Confcommercio.
Anche questa edizione si basa su dieci aree: 1) Previdenza e protezione, 2) Salute e assistenza, 3) Conciliazione vita-lavoro, 4) Sostegno economico ai lavoratori, 5) Sviluppo del capitale umano, 6) Sostegno per educazione e cultura, 7) Diritti, diversità, inclusione, 8) Condizioni lavorative e sicurezza, 9) Responsabilità sociale verso consumatori e fornitori, 10) Welfare di comunità.
Quattro aree sono più mature, con un tasso di iniziativa superiore al 50%: conciliazione vita-lavoro, salute e assistenza, previdenza e protezione, tutela dei diritti, delle diversità e inclusione delle persone fragili. L’area meno matura, in cui le aziende stanno muovendo i primi passi, è quella del sostegno alle famiglie per la cultura e l’istruzione dei figli, con un tasso di iniziativa di poco superiore al 10%.
Riguardo agli strumenti concessi dai datori di lavoro volti a conciliare i tempi di vita e lavoro, il rapporto segnala che il benefit maggiormente concesso consiste nel riconoscimento di maggiore flessibilità oraria rispetto a quella contrattuale. Inoltre, rappresenta sempre una misura conciliativa anche la concessione dello smart working.
Non mancano l’integrazione completa da parte dell’azienda dell’indennità di maternità/paternità così come il riconoscimento di permessi aggiuntivi retribuiti per maternità/paternità.
Sempre nella sfera della conciliazione vita-lavoro vi rientrano il disbrigo di pratiche burocratiche e pagamenti (il c.d. maggiordomo) e il trasporto aziendale.
Infine, il rapporto segnala che, seppur in via residuale, continuano ad essere concessi i servizi aziendali per i figli (asili nido aziendali, scuole materne, centri gioco, dopo scuola, baby sitter) ed il convenzionamento con il trasporto locale.
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