Il 3 settembre il Consiglio dei Ministri ha licenziato il decreto legislativo recante disposizioni modificative e correttive del decreto legislativo 276/2003. Le modifiche si riferiscono in particolare a: la disciplina dei contratti di formazione e lavoro (tutte le aziende autorizzate entro il 23 ottobre 2003, data di entrata in vigore della riforma, possono stipulare i cfl fino al 31 ottobre 2004, con il riconoscimento di benefici economici per un tetto massimo di 16mila lavoratori); le norme sulle collaborazioni coordinate e continuative (con la proroga delle vecchie co.co.co. tramite accordi sindacali di transizione entro e non oltre il 24 ottobre 2005); la sperimentazione del lavoro accessorio (con l'utilizzo di buoni prepagati che regolarizzano anche i versamenti contributivi); l'intensificazione della lotta al sommerso in particolare negli appalti e nel settore dell'edilizia; l'inasprimento delle sanzioni, in particolare per: - chi fa collocamento e intermediazione di manodopera senza autorizzazione; - le imprese che non assicurano il percorso formativo al lavoratore apprendista; - le imprese gravemente inadempienti nella realizzazione dei progetti di inserimento.